Semplicità o no?
Buon martedì a tutti voi che ci leggete.
Piuttosto che parlare di tecnica fotografica vorrei parlarvi della semplice linearità, o dell'estrema complessità senza, ovviamente, la pretesa di ritenere che ciò che dico sia il vero assoluto, anzi una semplice opinione.
Il desiderio di puntare all'essenza, o per meglio dire all'essenziale, è stato alla base del lavoro di molti artisti fotografi, e come gente più illustre di me ha detto in passato "meno e più".
Per un fotografo cercare la scena "minimale" è davvero accattivante, infatti si può dire che la composizione stessa è un cercare di mettere ordine al caos.
La nostra vita è estremamente veloce e caotica, questo disordine ci rende meno sicuri, cerchiamo sempre di mettere un ordine alle cose.
Un po' come dice il maestro dei fotografi Henri Cartier-Bresson quando parla di composizione associandola al concetto di ritmo fotografico.
Rendere semplice una scena, attraverso la composizione, consente di realizzare ottime foto, ma bisogna stare attenti a non farsi ingabbiare da questo concetto.
Non sarebbe corretto, infatti cercare sempre la semplicità a discapito della complessità, perché farebbe rientrare le nostre fotografie all'interno dei cosiddetti cliché.
A volte anche la complessità in una foto è sicuramente da preferire.
La cosa più difficile è riuscire ad inserire nella nostra composizione più punti di interesse facendo, però, in modo che essi risultino armonici.
Gestire più punti di interesse all'interno di una fotografia è sicuramente più complesso e richiede anche un certo allenamento, ma quando le cose funzionano allora il gioco è fatto, nel caos otteniamo il senso, l'ordine. A volte noi fotografi cerchiamo di cimentarci con la foto cosiddetta astratta, cerchiamo, in fondo, di evitare di dare punti di riferimento all'osservatore, impedendo di fatto un semplice riconoscimento.
L'astrazione, benché utilizzata molto spesso, nella fotografia è parecchio diversa.
In fotografia dobbiamo sempre fare i conti col reale che viene ripreso dal nostro sensore e non possiamo scappare da questa gabbia.
E, senza scendere nel eterna lotta fra chi propone le foto come un'arte o un mezzo per comunicare, o tutte e due le cose,v oglio darvi gli unici due suggerimenti che conosco per ottenere delle foto astratte:
utilizzare un obiettivo macro per avvicinarvi enormemente al soggetto fotografato per poterne riprendere i dettagli più minimi, togliendo di fatto ogni punto di riferimento a chi osserva.
L'altro piccolo consiglio è cercare delle geometrie particolari sulle ombre, sui palazzi, sui muri o su tutte queste cose, sono sicuro che scoverete tante composizione astratte.
Per oggi basta così, un saluto e alla prossima qui da Catania.