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La nuova 5d Mark IV


Buongiorno e bentornati, chi prima, chi dopo, da queste vacanze piene di fatti e cosiddetti misfatti.

Noi, tendenzialmente parliamo di fotografia e di arte in genere, ma non dimentichiamo ciò che ci circonda è quello che accade.

Quindi come non rivolgere un pensiero ai nostri connazionali finiti sotto le macerie nel centro Italia?

Fra cronaca vera e propria, politici di turno che stringono mani, bambini estratti vivi o morti, teoria dell'induzione intenzionale dei terremoti e quant'altro, rimangono paesi cancellati, vite distrutte e tra qualche settimana nessuno, o quasi, ricorderà...come ogni cosa, bevuta e consumata, come un cocktail, in men che non si dica siamo pronti verso una nuova consumazione, basta che sia rapida, poco impegnativa e che non lasci tracce più di tanto.

Nell' epoca del mordi e condividi non c'è spazio per la memoria, sono tali e tanti gli stimoli che neanche un supercomputer potrebbe archiviarli tutti.

E così procediamo in avanti, verso una nuova consumazione pronta a soddisfare il nostro io, il nostro sé.

La nuova "consumazione" in ambito fotografico ci viene servita "calda calda" a fine estate: sto parlando della nuova 5D Mark IV.

La nuova 5D, nome che risulta leggendario alle nostre orecchie (e si quanti, come me, gridarono al miracolo quando misero le mani per la prima volta sulla Mark II?), sfodera i muscoli e benché non modifichi nella sostanza il suo aspetto esteriore, al suo interno troviamo numerose novità, un po' il contrario di tutte quelle persone, numerose, che inseguono il falso mito della bellezza esteriore, rincorrendo l'ultima magia chirurgica per modificare il proprio aspetto esteriore.

Benché la 5D Mark IV sia esattamente il contrario (nuova dentro uguale fuori), devo dire che non riesce, almeno per me, ad avere la stessa presa, quasi mistica, che ebbe la sua antenata la 5D Mark II appunto.

I muscoli, questo gioiellino, li ha senza dubbio ed innalza anche il livello tecnologico di qualche spanna, ma a mio avviso non abbastanza da gridare al miracolo.

La prima novità che salta subito all'occhio è il nuovo sensore da 30,4 megapixel, della stessa famiglia dell' ammiraglia da qui recepisce le migliori caratteristiche.

La tecnologia dual pixel risolve uno dei problemi che ha bloccato tantissimi videomaker nello switch da videocamera a fotocamera: l'autofocus.

Ricordo bene quando nel 2009, utilizzando la Mark II per i video, moltissimi videomaker storcevano il naso per la mancanza di questa feature, barriera insormontabile per molti.

Pur preferendo il Manuel focus, riconosco che in alcune occasioni, l'auto Focus nei video può tornare molto utile.

La tecnologia dual pixel promette anche di ottenere ancora più dettaglio nel micro contrasto (ne abbiamo davvero bisogno?).

Questa nuova tecnologia promette anche di poter regolare con più precisione il contrasto della nitidezza di parti della fotografia ed inoltre di regolare a piacimento il bokeh della fotografia stessa.

Il nuovo sensore consente, e forse questa è l'unica innovazione davvero utile, di spingere oltre la sensibilità iso anche in condizioni di scarsissima luminosità, infatti potremmo ottenere ottime foto anche alla sensibilità di iso 32.000.

Non poteva mancare la possibilità di riprendere filmati in 4K, ormai uno standard.

Per gli amanti dello Slow Motion, la nuova Canon può registrare a 1080 P a 60 fps e fino a 120 fps in full hd. Ci sono anche altre novità minori, come il monitor da 1,6 megapixel, il GPS, il Wi-Fi integrato e la porta USB 3,0 per trasformare il file in modo più veloce.

I dati di copyright possono essere gestiti direttamente dalla macchina.

L'intervallometro interno consente di creare timelapse senza dover necessariamente "appoggiarsi" a software come quelli della Magic Lantern.

Quanto si alleggerirà il portafoglio dei futuri e contenti i possessori del nuovo "manufatto" Canon?

Il prezzo non è dei più abbordabili: 3.700,00 euro


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